DESIGN e META-DESIGN DEGLI EVENTI
Andrea Pollarini – Prof. di “Gestione degli eventi per il turismo” presso la Facoltà di Turismo, Eventi e Territorio delll’Università IULM di Milano.
Nella sua qualità di sistema di appartenenza comunitario l’evento culturale (inteso in senso antropologico) rappresenta, verosimilmente, la più antica forma di comunicazione sociale dell’uomo. Per secoli i processi di costruzione dell’esperienza degli individui e dei loro intorni relazionali sono stati generati o, quanto meno, assecondati da un articolato sistema di eventi e attività rituali : eventi celebrativi, rappresentativi, iniziatici, di auspicio, di coesione e compensazione, ecc.
Ma, allora, in cosa consiste l’ “attualità” degli eventi e in cosa gli eventi contemporanei differiscono dai loro modelli originari (archetipici)?
La società post-industriale tende a ricostruire forme neo-comunitarie su scala planetaria che si definiscono principalmente sulla base della condivisione di “valori”, passioni e interessi comuni. Per queste “comunità” (social network) – glo-cali e “disperse” per definizione – l’evento rappresenta un momento (necessario) d’incontro: di più, il momento in cui la comunità prende coscienza e visibilità di sé stessa.
Il proliferare di queste neo-comunità è all’origine della proliferazione e della progressiva diversificazione del “sistema degli eventi” che, a sua volta, è all’origine di un doppio movimento: un movimento “endogeno” relativo alle modificazioni rappresentative dell’evento (il suo design, costituito dall’insieme di modalità relazionali e spazio-temporali che ne definiscono la forma espressiva) ed un movimento “esogeno” che corrisponde al meta-design dell’evento, ovvero al sempre più complesso sistema di relazioni che l’evento intrattiene col contesto (in primo luogo ambientale) in cui opera.