Luoghi sul mare: cultura marittima e identità urbana
Massimo Clemente
Le città di mare hanno una forte identità che deriva dal rapporto con il mare e che proietta verso percorsi di conoscenza inusuali, nei quali confluiscono diversi saperi e sensibilità. La cultura marittima è una chiave di lettura che consente di rivisitare l’origine, i processi evolutivi e le problematiche attuali delle città di mare.
La storia dell’uomo sul mare può essere letta come storia delle relazioni tra culture marittime che entrano in contatto tra loro attraverso la rete dei traffici sul mare: rotte di navi che uniscono comunità di uomini. Le trasformazioni urbane, allora, appaiono come espressione dei legami sviluppati attraverso il mare, rappresentazione materica del
rapporto tra cultura marittima e identità urbana. La nave può essere considerata come un elemento di collegamento tra città e culture, elemento di mediazione tra la terra e l’acqua, ponte tra popoli che vivono su coste lontane. Questa suggestiva interpretazione apre ad una diversa lettura dello spazio pubblico sul mare come luogo proiettato, aperto fisicamente e simbolicamente, verso l’orizzonte e verso porti lontani, verso culture altre.
Viste “dal mare” anche le sempre più frequenti operazioni di recupero dei waterfront assumono nuove valenze e i luoghi urbani sul mare si offrono a nuove interpretazioni
conoscitive e progettuali. Le architetture e gli spazi pubblici possono esprimere la cultura marittima della comunità urbana e il suo legame al mare, attraverso la forma, la funzione e il valore semantico.