La Rigenerazione della Città Storica attraverso la Riqualificazione urbana e naturalistica
La storia della città di Gravina in Puglia è legata alla presenza della “gravina”, profondo solco d’erosione naturale. Abitata dal Neolitico qui si formarono le infrastrutture primitive: iazzi, ovili, piscine d’acqua piovana, sentieri rupestri, orti, abitazioni scavate, originando i rioni Piaggio e Fondovito.
Durante la dominazione bizantina, la popolazione indigena si trovò a convivere nel paesaggio rupestre della “gravina” con i Basiliani.
Nasceva così la città rupestre, divisa per quartieri e ripartita razionalmente mediante larghi, piazze, vicoli, scale, mulini, cisterne, case, stalle e chiese.
Sotto i Normanni, Gravina appare riorganizzata attorno alla Cattedrale eretta sul ciglio della “gravina”, tra i rioni Piaggio e Fondovito.
Con il Sacro Romano Impero, Federico II vi fece costruire un castello per l’uccellagione, ponendola in primo piano tra le città di Puglia per le sue ricchezze e bellezze naturali.
Con la dominazione Angioina nel XIII sec. la città conobbe un periodo di grande sviluppo economico, Carlo II d’Angiò nel 1294 istituì la fiera annuale di San Giorgio, che tutt’oggi è tra le fiere più antiche d’Italia.
Il “nuovo” tessuto urbano, si è diversificato con importanti esempi di architettura di fine ottocento ed inizio novecento ad opera di grandi proprietari terrieri, che trovavano fuori dalle mura gli spazi funzionali alle loro esigenze e attraverso l’edilizia povera dei piccoli proprietari, che realizzavano modeste costruzioni.
Gli spazi pubblici nella città storica tra ambiente costruito e ambiente naturale
Sono in atto due progetti di ampio respiro:
1-la Rigenerazione Urbana, finanziato dalla Regione Puglia, che interessa tutto il centro storico della città e parte della “gravina”;
2-Natura Life, finanziato direttamente dalla Comunità Europea che prevede la bonifica e la messa in sicurezza del costone della “gravina”, la piantumazione di alberi, nuova vegetazione, percorsi naturalistici per l’avvistamento dei rapaci e un centro di primo soccorso per gli esemplari feriti oltre alla ristrutturazione di alcuni tetti della abitazioni del centro storico, diventati habitat naturale del grillaio, su cui saranno installati i nidi artificiali per la riproduzione.
Rigenerazione urbana
L’Ambito geografico di intervento comprende l’intera zona A1- centro storico, parte della zona A2 – zona di salvaguardia e parte della zona G3 – insediamenti rupestri, di Interesse paesaggistico (Zona di interesse archeologico, area archeologica, Parco Archeologico e Ambientale).
Gli obiettivi della rigenerazione urbana
DIMENSIONE TERRITORIALE
riqualificazione del territorio urbano
DIMENSIONE SOCIALE
migliorare le condizioni di vita degli abitanti e creare senso di comunità
DIMENSIONE ECONOMICA
creare opportunità
In generale gli obiettivi di riqualificazione urbana, di inclusione sociale e di sviluppo economico, condivisi con tutti i soggetti direttamente ed indirettamente interessati possono essere così declinati;
-Riequilibrare il centro storico compromesso dai crolli ed impoverito dal progressivo svuotamento delle funzioni (lavoro, tempo libero, residenza, attività commerciali ed artigianali);
-Bloccare lo spreco di territorio attraverso il pieno riuso di spazi già urbanizzati, operazioni di ristrutturazione urbanistica, sostituzione edilizia (ove possibile), rifunzionalizzazione degli edifici e/o delle aree di proprietà sia pubblica che privata;
-Governare i mutamenti, convertendoli in occasioni di progresso, anziché subire gli eventi;
-Disciplinare interessi diversi e competenze specifiche, per giungere ad una chiara individuazione di quello che costituisce “interesse collettivo”;
-Innescare azioni diffuse di rigenerazione urbana che costituiscano base per incentivare interventi anche privati;
-Migliorare le condizioni di vita degli abitanti intervenendo sul degrado ambientale e delle reti di percorrenza;
-Aumentare l’offerta di edilizia residenziale sociale determinando le condizioni per l’housing sociale;
-Perseguire l’obiettivo della qualità globale attraverso lo sviluppo di un primo programma integrato di rigenerazione urbana.
(tratto dal Documento Programmatico Rigenerazione Urbana dell’Assessorato Assetto e Tutela del Territorio)