Parco di Spina 3 – Parco Dora
Arch. Giacomo Leonardi, Arch. Giuseppe Serra, Arch. Alessandra Aires, Dott. Agronomo Paolo Maglietta, Arch. Angelica Ciocchetti
Si ritiene utile contributo l’esperienza di progettazione e attuazione del parco di Spina 3 in quanto rappresenta, a partire dalla previsioni di PRG, un esempio di attuazione di spazi pubblici di assoluta rilevanza sia in termini dimensionali (450.000 mq. circa) che qualitativi.
Il tema del recupero di aree industriali dismesse ha caratterizzato la struttura portante del Piano Regolatore di Torino attraverso le Zone Urbane di Trasformazione nelle quali sono previsti interventi di radicale trasformazione dei tessuti. In questo quadro si pone la Spina Centrale con le 4 sub aree di cui Spina 3 rappresenta una delle modalità attuative. Importante il tema delle bonifiche nelle aree “brownfield” e dell’interpretazione non solo di senso del progetto di parco, realizzato con tecniche innovative, ma anche in relazione ai quadri economici delle opere pubbliche che sempre più devono confrontarsi con la scarsità delle risorse. La progettazione riguardante il Parco Dora consiste in una sovrapposizione di differenti livelli di progetto considerando gli elementi centrali del parco:
1) – l’integrazione della Dora
2) – la metamorfosi di quanto è già esistente
3) – la connessione del parco con la città
Già nel corso dell’evoluzione industriale la Dora fu un punto di attrazione ed un fattore essenziale per l’ubicazione del quartiere Spina 3. Perseguendo i dettami del progetto “Torino – Città d’acqua”
incentrato sulla elevazione qualitativa del fiume per farlo riscoprire agli abitanti della città. Il corso del fiume rappresenta la spina dorsale del nuovo parco e diventa quindi un elemento centrale di congiunzione e connessione con la Città costruita. Delle quattro Spine, la Spina 3 con oltre 1 milione di metri quadrati, occupa la superficie più ampia ed è uno dei più grandi interventi del Piano Regolatore Torino, con investimenti complessivi nell’area di circa 800 milioni di euro. L’area è suddivisa in sette macrozone, create in corrispondenza di altrettanti fabbricati industriali dismessi intorno agli anni ottanta. Il Programma di riqualificazione urbana di Spina 3 ha previsto la realizzazione del Parco Dora (450.000 mq), le cui linee guida sono state definite dall’architetto Andreas Kipar e la progettazione allo studio Peter Latz e associati.
Sarebbe stato meglio coinvolgere i cittadini nella progettazione del Parco Dora (e del quartiere di Spina 3 che lo attornia). Si sarebbero realizzate cose più sensate e lo spazio pubblico sarebbe stato vissuto e sentito più proprio dai cittadini.
ezio boero del comitato dora spina tre