Matera Alberga
Il progetto Matera Alberga è orientato alla riemersione dell’armonia come frequenza emotiva attraverso dispositivi artistici sperimentabili, pubblici e permanenti. Armonia come motore di tutte le cose, tra cui la convivenza, l’accoglienza e l’incontro che nascono dall’arte di costruire secondo sezione aurea. La pratica artistica formalizza geometrie invisibili e diventa simbolo, architettura, città, strade, case e piazze che avvicinano invece di appartare, tanto che il nucleo dialettico del progetto è il Vicinato dei Sassi millenari – una sorta di cohousing preistorico – contrapposto, appunto, all’appartamento.
Il focus sono gli hotel diffusi che hanno ripristinato il Vicinato degli antichi Sassi. Lì gli artisti hanno lavorato attraverso dialoghi con i cittadini, i viaggiatori, gli albergatori e il curatore. Inoltre l’arte in questo caso diventa anche comunicazione culturale delle valenze di accoglienza professionale: gli alberghi rappresentano Itaca, la meta raggiunta dopo il viaggio, alla scoperta di antichi valori, esperienze, viaggi nel tempo. Per cui Matera passa da città dei Sassi, una cartolina stereotipata e retorica, a città degli hotel più antichi e contemporanei del mondo.
L’albergo ridiventa il luogo di ACCOGLIENZA ed ESPERIENZA del nomadismo culturale; luogo dove tutto si rinnova continuamente attraverso l’arte stessa e dove questa arte può essere fruita attivamente e non solo ammirata.
L’albergo diventa esempio di RIGENERAZIONE URBANA su modelli di assoluta eccellenza, negli stessi luoghi del degrado narrato da Levi oggi ci sono esempi di altissimo design, ai quali si aggiunge l’arte ai massimi livelli qualitativi.
L’albergo diventa luogo di SCAMBIO quotidiano tra abitanti e viaggiatori, contesto unico e indispensabile per favorire l’incontro tra città e visitatori che Matera 2019 chiama giustamente “Cittadini temporanei”. L’opera installata quindi genera e alimenta una sana e visibile abitudine comune e identitaria. Ogni giorno si generano, incontri e riflessioni sull’opera e su quello che produce in termini di personale immaginazione.
Autore: Giovanni Procaccino arteprima.org