BEP BOG- 1° Edizione della Biennale dello Spazio Pubblico di BOGOTÁ

Nasce la Biennale dello Spazio Pubblico di BOGOTÁ con l’obiettivo di sensibilizzare e generare una “Cultura dello spazio pubblico” tra i professionisti dell’architettura, dell’ingegneria e di altre discipline, i costruttori e la comunità in generale.

Tutte le informazioni al link
https://bienalespaciopublicobogota.com/

Messaggio di saluto dell’arch. Mario Spada , Presidente dell’Associazione Biennale Spazio Pubblico di Roma

Rivolgo ,anche a nome del direttivo della Biennale dello spazio pubblico di Roma, un caldo e sincero augurio alla Prima edizione  della Biennale dello spazio pubblico di Bogotà.

Già nel 2015 e nel 2017 abbiamo avuto il piacere e l’onore della partecipazione di  alcuni rappresentanti della Municipalità di Bogotà, in particolare della Defensoria espacio publico, alle attività della Biennale di Roma. Da loro apprendemmo lo straordinario e originale  impegno della città di Bogotà nella salvaguardia e valorizzazione degli spazi pubblici. Ritengo che questa Biennale che nasce oggi sia un evento importante che potrà raccogliere buone pratiche e nuove idee, ma soprattutto potrà rappresentare un nodo importante della rete internazionale che unisce le numerose  iniziative che riguardano la difesa e la progettazione di spazi pubblici. Una rete internazionale tanto più necessaria quanto più si registrano, in particolare nelle grandi aree urbane di tutto il mondo, fenomeni sociali e politici molto simili caratterizzati da una estrema polarizzazione: da un lato la tendenza alla privatizzazione di spazi pubblici, alla costruzione di barriere che separano per censo, etnia, nazionalità, accompagnata da forme di repressione delle manifestazioni di protesta; dall’altro la civile e ostinata attività di amministratori democratici e cittadini responsabili nella difesa e valorizzazione di quegli spazi pubblici, fisici, virtuali e ideali, che rappresentano il terreno privilegiato dell’incontro tra persone diverse, le quali, nello scambio di differenti culture ed esperienze, esprimono l’insopprimibile desiderio umano di libertà e democrazia.

Un’estrema polarizzazione di posizioni la registriamo anche sul tema del cambiamento climatico e non è un caso che coloro che lo negano siano anche coloro che privatizzano gli spazi pubblici e innalzano muri di separazione.  Viceversa noi siamo consapevoli che Il cambiamento climatico è esiziale per la vita del nostro pianeta e che dovremo sempre coniugare la difesa e la valorizzazione degli spazi pubblici con adeguate misure di tutela ambientale.

E’ questo sentire comune che lega la rete di coloro che si occupano di spazi pubblici. Rete che vede una fertile collaborazione di esperti, amministratori democratici, citymaker, associazioni ambientaliste, Università. Perché difendere e valorizzare lo spazio pubblico non può prescindere da una visione olistica, da una proficua interazione tra saperi e le diverse discipline professionali, e soprattutto da una convinta partecipazione dei cittadini.

La Biennale di Roma  è ora gestita da un’Associazione che ha in progetto alcune inziative che dovrebbero aprire a nuovi contributi e iniettare nuova linfa per un forte rilancio della Biennale stessa.  La nascita di questa Biennale di Bogotà è uno stimolo  in più per noi  per progettare la prossima edizione della nostra Biennale  con una particolare attenzione alle relazioni internazionali, sia nell’ambito delle meritevoli inziative  di UN Habitat, sia in termini di relazioni bilaterali. Ricordo, a questo proposito, che un membro dell’Associazione, il professor Piero Rovigatti, ha istituito da tempo un canale di scambio con l’Università La Salle che ha consentito reciproche visite di studio di studenti italiani e colombiani.

Ringrazio Elisa Maceratini che si è offerta di portare a voi questo messaggio che concludo rinnovando, anche a nome del direttivo dell’Associazione Biennale spazio pubblico, l’augurio di buon lavoro

 

Mario Spada