APRIRE LE AREE ESTERNE ALLE SCUOLE
Cesare Moreno, ASSOCIAZIONE MAESTRI DI STRADA ONLUS
La città di Napoli è una di quelle che gode delle percentuali più basse di verde pubblico ed è difficile affrontare il problema del gioco pensando solo alle aree classificate come pubbliche. In realtà esistono spazi verdi all’interno dei cosiddetti ‘parchi’ ossia lottizzazioni con viabilità interna, ed esistono tutte le aree esterne di edifici scolastici e di altri edifici pubblici. Queste aree normalmente sono chiuse a chi è estraneo a quel servizio. C’è il problema delle assicurazioni, della sicurezza etc.. ma soprattutto non c’è la capacità di rendere effettivamente pubblico ciò che viene finanziato con danaro pubblico.
Maestri di strada ha avanzato al comune di Napoli la proposta di aprire alle attività educative e ai giochi dei bambini le aree esterne alle scuole a patto che ci sia un accordo tra personale scolastico, comune proprietario degli edifici, e organizzazioni del privato sociale nel campo socio sanitario ed educativo che garantiscano la corretta realizzazione delle attività.
Siamo alla ricerca di una nuova normalità, ciò che vogliamo introdurre nel nostro nuovo quotidiano è che l’igiene ambientale, la salute pubblica non sono questioni che riguardano l’emergenza o i servizi preposti, sono una questione che riguarda tutti anche la scuola. Scuola che dovrebbe includere tra i suoi compiti non solo interventi cognitivi riguardanti l’igiene, i virus e quant’altro, ma anche pratiche quotidiane finalizzate alla sicurezza attiva, ossia a custodire quel bene comune che è la salute pubblica piuttosto che una sicurezza passiva che paralizza le menti oltre che i corpi. Quando milioni di persone affrontano insieme il problema della pandemia è un’occasione d’oro per compiere una gigantesca operazione pedagogica riguardante la cura per il bene comune. L’uso accorto e ben protetto degli spazi pubblici o resi tali è la prima manifestazione di un processo di educazione sociale che deve caratterizzare la nuova socialità basata sulla cura dei beni comuni.