ACCESSO SICURO ALLE SCUOLE. L’ESEMPIO DI REGGIO EMILIA
di Pietro Rovigatti, redazione BISP
C’è qualcuno in Italia che ha capito, ben prima dell’emergenza COVID19, che il progetto e la gestione degli spazi pubblici davanti alle scuole è una occasione sia rilevante che strategica per ridisegnare lo spazio pubblico complessivo delle città, provando a migliorare da subito, assieme alla sicurezza stradale e sanitaria, anche la qualità della vita di chi abita e frequenta tali spazi – quelli delle bambine e dei bambini, e di chi li porta a scuola ogni santo giorno, favorendone l’accesso a piedi, o in bicicletta.
È quello che sta facendo il Comune di Reggio Emilia, il cui esempio arricchisce, ma forse sarebbe più giusto dire precede in ordine cronologico, almeno in Italia, quelli di un fronte inedito – fatto di amministrazioni responsabili, e innovative, come a Milano, e in Europa Parigi, Barcellona, Birmingham, Glasgow, e altre. È un fronte che tende ad allargarsi ed auspicabilmente a diffondersi proprio sulla base di tali esempi, facendo tesoro sia delle difficoltà incontrate nelle realizzazioni che dei loro successi. Particolarmente interessanti sono poi quei progetti che diventano anche programma concreto di opere da inserire nella programmazione ordinaria comunale (Programma Triennale delle Opere Pubbliche) come punto di arrivo di un percorso che parte da studi e ricerche applicate (come ad esempio un Piano della Mobilità Casa Scuola, ricerca elaborata da un ufficio comunale) e approdano ad azioni diversificate e integrate, in cui si combinano aspetti di pianificazione e programmazione di risorse pubbliche ad azioni di intervento prioritario ed immediato, a contrasto dell’emergenza.
Re-Clacs (Reggio Emilia Casa-lavoro e Casa- scuola) è infatti un progetto che nasce con obiettivi chiari e immediati da realizzare celermente, ma che non nasconde finalità di carattere più generale, legate a visioni urbane di maggiore ampiezza. “La maggiore sicurezza di pedoni e ciclisti davanti alle scuole è (infatti) uno dei principali obiettivi del progetto messo a punto dall’Amministrazione comunale e approvato dalla giunta per riqualificare i ‘Fronti Scolastici’, gli spazi pubblici antistanti gli accessi alle sedi scolastiche. Il piano di interventi riguarda gli accessi a 16 istituti cittadini di sette poli scolastici – nidi e scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado e superiori – a beneficio di oltre 3.600 bambini e ragazzi e delle loro famiglie per un investimento di oltre 518mila euro che, a seguito della recente approvazione di giunta, potranno essere iscritti nel Piano triennale dei lavori pubblici.” E sullo sfondo, anche in relazione ad altri progetti dell’amministrazione reggina, – “fra le risposte che il Comune mette in campo, in base alle criticità, al contesto urbano e alle possibilità di attuazione, vi sono infatti anche l’istituzione delle Strade scolastiche e appunto la riqualificazione dei Fronti scolastici” si intravedono riferimenti assai chiari ad una idea di città della prossimità e del buon vivere quotidiano, facilmente riconducibili all’emergente filosofia della Città a 15 minuti che sta orientando l’azione di diverse amministrazioni locali, in Europa e nel mondo.
Come sottolinea la giovane Assessora alla Mobilità, Carlotta Bonvicini, ““Il Progetto Re-Clacs, consente già di impegnare un pacchetto di risorse significativo, svolge una analisi dello stato di fatto e individua per ogni spazio diverse soluzioni ad hoc rispetto alle quali ci confronteremo prossimamente anche con i mobility manager scolastici e con il servizio comunale di Officina educativa, per ulteriori valutazioni e implementazioni”.
“Un progetto importante che si inserisce nel lungo percorso della ripartenza scolastica di settembre 2020 e centra gli obiettivi della Scuola Diffusa – dice l’assessora all’Educazione Raffaella Curioni – Diffondere le attività scolastiche in una rete di sedi più ampia rispetto a quella attuale significa anche riorientare, differenziare e diluire la concentrazione e l’afflusso di persone nei 54 plessi attuali punti di erogazione del servizio scolastico.
Sono insomma molti i motivi di interesse di questo progetto, che lo candidano ad “osservato speciale” da parte della BiSP in vista della prossima Biennale di cui sono ormai definite le date, il 13, 14 e 15 maggio prossimi, e il tema generale: “I bambini e lo Spazio Pubblico”.
Caso interessante questo di Reggio Emilia, su cui torneremo presto; magari attraverso una intervista diretta ai suoi attuali amministratori, impegnati nei progetti che abbiamo cominciato ad osservare, e di cui seguiremo quanto prima gli sviluppi.
Intanto, per saperne di più: