Le parole di Paola Carobbi del Direttivo AssoBiSP a conclusione della Biennale dello Spazio Pubblico 2023

Si sono conclusi i lavori della 7a edizione della Biennale dello Spazio Pubblico. Avremo bisogno di tempo per elaborane e metabolizzarne gli esiti, ma un primo bilancio è già possibile farlo.


Due convegni internazionali e 25 sessioni tematiche con seminari e workshop (oltre a mostre e performance di danza), cui hanno partecipato rappresentanti di amministrazioni pubbliche, di istituti di ricerca, di atenei, di associazioni e comitati nonché singoli professionisti provenienti da almeno dieci nazioni in rappresentanza di 4 diversi continenti, che ci hanno arricchito di una pluralità di voci e di punti di vista e ci hanno aiutato a riempire di contenuti e significati diversi il tema conduttore di questa Biennale.

Un approccio, quello della prossimità, che è stato declinato in modi diversi a seconda del contesto geografico in cui viene applicato e dell’ambito disciplinare da cui viene osservato: urbanistico, sociale, economico, paesaggistico e ambientale.

Un approccio che coinvolge temi divenuti di estrema attualità soprattutto dopo l’emergenza pandemica: inclusione e interazione sociale, economia circolare, rigenerazione urbana, efficientamento energetico e della distribuzione delle risorse, mobilità dolce, digitalizzazione e smart cities, servizi di prossimità (o di collettività per richiamarci al keynote di Ezio Manzini), mixité funzionale e sociale.

Se c’è un primo risultato di questa Biennale è forse quello di aver promosso un dialogo tra attori istituzionali di diversa provenienza geografica e di aver dimostrato che, lungi dai facili slogan spesso usati in modo acritico o superficiale, quello della città dei 15 minuti è un approccio concreto alle politiche urbane, che richiede una visione olistica ed interdisciplinare e che per essere realmente efficace deve essere inserito all’interno di una policy urbana innovativa in cui le amministrazioni pubbliche devono mantenere un ruolo determinante di pianificazione, di promozione e di controllo.

Nostro compito sarà quello di raccogliere, mettere a sistema e divulgare i risultati di queste giornate di dibattiti e di esposizione di buone pratiche, partendo dall’enunciazione dei principi della prossimità, elementi comuni di indirizzo programmatico (“Key Messages” concordati dai partecipanti al Global City Dialogue di giovedi 25 maggio)

Troverete a breve sul nostro sito la registrazione di tutti gli eventi di queste quattro giornate. Una raccolta più sistematica degli spunti di riflessione emersi sarà oggetto di pubblicazione su Urbanistica Informazioni, nostro media partner.

Doverosi ringraziamenti vanno ai nostri promotori, che hanno contribuito in modo determinante a riempire di contenuti queste intense giornate di Biennale.

In primo luogo a Roma Tre, e al suo Dipartimento di Architettura, che come ad ogni edizione ha messo a servizio della Biennale le proprie strutture fisiche e tecnologiche e le proprie risorse umane, tra queste l’insostituibile tecnico Ivan Guiducci; al Consiglio Nazionale degli Architetti, che ha assicurato il coinvolgimento del Consiglio Europeo degli Architetti e dell’Unione Internazionale degli Architetti, i cui presidenti sono stati nostri graditi ospiti qui alla Biennale, a Roma Capitale, che ci ha dato ampia testimonianza delle iniziative messe in campo in tema di “Citta dei 15 minuti”, all’Istituto Nazionale di Urbanistica, alla sua rivista Urbanistica Informazioni e alla sezione Lazio dell’INU , all’Ordine degli Architetti di Roma, all’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, alla sezione regionale dell’Istituto Nazionale di Architettura e ad ANCI, che ha patrocinato l’iniziativa.

Un ringraziamento particolare al nostro partner internazionale ONU UN-Habitat, da sempre sostenitore della Biennale. La partecipazione di UN-Habitat è stata viva anche quest’anno, dai saluti inaugurali da parte del suo vicedirettore esecutivo al contributo fattivo nell’organizzazione del Global City Dialogue che ci ha portato molti e importanti contributi da parte di città da tutto il mondo.

Tra le partecipazioni internazionali ricordiamo quella di Carlos Moreno che nel suo keynote ci ha presentato le finalità e le modalità operative dell’Osservatorio sulle prossimità Sorbona/C-40/ UCLG/UN-Habitat, dei C-40, con il loro concorso Students Reinventing Cities, la cui premiazione è avvenuta durante la Biennale, quella della United Cities and Local Authorities, e di Jordi Bellmunt, presidente della Biennale del Paesaggio di Barcellona.

Siamo felici di aver attivato una collaborazione, che speriamo prosegua in futuro, con il gruppo RI-mediare e con la Biennale della Prossimità.

Infine i nostri ringraziamenti vanno a tutti coloro che ci hanno supportato nell’organizzazione tecnica e nella comunicazione della Biennale: il gruppo di PMopenlab, il Consorzio Romano Interpreti di Conferenza (CRIC), che ha garantito l’interpretazione simultanea, la già citata Urbanistica Informazioni e Il Giornale dell’Architettura, nostri media partner, il fotografo Paolo Cencioni.