INCONTRI è il tema ispiratore della V° Biennale dello Spazio Pubblico
Il tema riassume criticità e speranze della città contemporanea ove si verifica il degrado o l’abbandono degli spazi pubblici reali, luoghi deputati all’incontro, allo svago, alla socialità che rappresentano l’identità di una città e i valori condivisi della comunità che vi risiede.
In particolare nelle grandi aree metropolitane, ove già risiede la maggioranza della popolazione mondiale, che sono soggette a grandi e rapide trasformazioni di natura urbanistica e sociale, si diffonde l’individualismo ed è sempre più difficile rintracciare ciò che è riconosciuto come “comune”.
Questa difficoltà non può cancellare l’aspirazione alla piena realizzazione umana che non è possibile al di fuori dello spazio comune. Differenze e antagonismi culturali, sociali, etnici debbono convivere, esprimere un vincolo comune dotato di senso, promuovere un immaginario positivo dello stare insieme che rispetti le differenze ma sia capace di rafforzarsi continuamente attraverso l’azione comune. Costruire i nuovi luoghi della sfera pubblica è la sfida del futuro.
Le città sono state i luoghi privilegiati della convivenza tra estranei, luoghi densi, conflittuali ed emancipatori, sistemi complessi, flessibili, adattivi, che non possono costruire lo spazio pubblico in modo incontrovertibile e definitivo.
Incontrarsi quindi negli spazi pubblici significa promuovere azioni di costruzione condivisa degli interessi, sviluppare forme di democrazia partecipativa, reti sociali, un rinnovato impegno civico, azioni convergenti della sfera pubblica e della sfera privata che offrano alle differenti identità etniche, culturali, sociali l’opportunità di nutrirsi dello scambio, dell’incontro, in mancanza del quale la propria identità è destinata a sterilizzarsi.
La parola Incontri è stata scelta anche per affermare il carattere inclusivo della Biennale che vuole dar voce al crescente protagonismo di citymaker, cittadini singoli o associati, che mostrano interesse ad una riappropriazione fisica della città e potranno confrontarsi con rappresentanti di Comuni e Regioni, di Associazioni professionali, di Università e Imprese, per prospettare soluzioni efficaci e condivise di valorizzazione degli spazi pubblici.
Internet e i social network sono come un Giano bifronte: da un lato favoriscono l’ individualismo e la chiusura dentro un mondo virtuale dall’altro svolgono un ruolo importante nell’informare e promuovere iniziative di incontro, scambio e socializzazione nelle strade, nelle piazze, nei parchi, favoriscono la reciproca conoscenza tra cittadini che si prodigano per il bene comune.
Tra i beni comuni da difendere c’è l’Ambiente naturale: l’Agenda 2030, per lo sviluppo sostenibile e il contrasto ai cambiamenti climatici, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e sottoscritta da tutti gli Stati, ha inserito, tra i target da raggiungere, l’accessibilità per tutti degli spazi pubblici e in particolare per le categorie svantaggiate, in linea peraltro con quanto stabilito dal Trattato di Amsterdam, dalla carta di Aalborg e dalla Carta di Lipsia sullo sviluppo delle città sostenibili e la qualità degli spazi pubblici. Emblematico il progetto Umanhattan della città di New York nel quale la progettazione partecipata di spazi pubblici al servizio delle comunità prossime alla costa assume un ruolo decisivo nel contrasto agli uragani provocati dai cambiamenti climatici.
Il tema ispiratore della Biennale 2019 sarà declinato in 3 tre aree tematiche: il verde pubblico, la mobilità sostenibile, l’arte pubblica.
Il verde pubblico rappresenta una delle componenti principali dello spazio pubblico e della rete ecologica che, penetrando all’interno del tessuto urbano, ne garantisce l’integrità territoriale e gli effetti di sostenibilità rispetto ad alcune delle molteplici cause di inquinamento ambientale.
La ristrutturazione della mobilità urbana, attraverso una differente ripartizione delle modalità di spostamento e di trasporto, rappresenta uno degli obiettivi principali della rigenerazione delle città e delle loro periferie.
L’arte pubblica è un modo innovativo di riappropriazione sociale degli spazi urbani che sta registrando una crescente importanza nella qualificazione dello spazio pubblico e nella rigenerazione delle periferie. La street art nelle sue varie declinazioni (pittura, musica, performance) presenta notevoli potenzialità di sviluppo.
L’evento conclusivo comprenderà tre Workshop incentrati sulle tre aree tematiche che avranno a corollario rassegne video, mostre di fotografia e di progetti realizzati. Come nelle altre edizioni sarà preceduto da un viaggio nei comuni del buone pratiche che si concretizzerà in laboratori territoriali nazionali e internazionali per informare e confrontarsi su idee, progetti ed esperienze relative alle tre aree tematiche.
Call e concorsi saranno indetti per raccogliere i punti di vista di progettisti, cittadini, artisti, fotografi, videomaker.
L’evento si svolgerà il 30 e 31 maggio e 1° giugno 2018 negli spazi dell’ex mattatoio sede del Dipartimento di Architettura dell’Università ROMA TRE.
Largo Giovanni Battista Marzi, 10 – Roma
La Biennale è uno spazio pubblico e in quanto tale è aperto a tutti e la partecipazione è gratuita.