“Boulevard di Sabana Grande” di Caracas

Il gioco è bello

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“Boulevard di Sabana Grande” di Caracas, percorso partecipato del patrimonio urbano, la quale riqualificazione ha generato consapevolezza cittadina.
Autrice: Prof. Beatrice Sansó

Lo spazio pubblico è sociale, continuo, relazionale, non imposto, regna il collettivo sugli interessi individuali, dove siamo uguali.
Nelle città attuali, di volti anonimi e ambulanze nervose, lo scambio tra gli abitanti, è quasi inesistente. Vengono imposte autostrade; gli esseri umani sono macchine che guidano in fretta collegati al virtuale.
Pertanto, a Caracas, la riabilitazione del “Boulevard di Sabana Grande”, significava la concretizzazione del luogo di incontro per passeggiate, per il collegamento contemplativo verso altre destinazioni.
Negli anni 60, il grande Viale, fu ristrutturato per creare un “Boulevard”. Nel 2007 lo riabilitammo con il progetto che qui si spiega. Dopo, i “bordi urbani” si unirono.
Il “Boulevard” è un asse pedonale di 1,5 chilometri (poligonale di 90.000 mt2). Abbiamo sviluppato come Direttore di un Centro Culturale, questo progetto per i pedoni, migliorare la qualità di vita degli abitanti, su questo nodo urbano, capolinea della Metropolitana.

Una volta uscita la nostra azione dalle pareti della nostra sede per progetti di rigenerazione urbana, abbiamo sviluppato importanti opere.
Iniziato il progetto “Boulevard” con ricerca storica, archeologica, iconografica e planimetrica, diagnosi e Concorso Nazionale di Idee per architetti, urbanisti e sociologi.

Figure 1. In 2006, il “Boulevard di Sabana Grande” fu liberato dal chiamato fenomeno della “economia informale”.

Elaborati i Termini di Riferimento (TDR): uso della terra, pavimento, sistema protezione climatica e paesaggistica, equipaggio urbano, ludico e artistico, regolamento facciate e messaggi, valorizzazione patrimoniale, caratterizzazione scarti, planimetria di base, geodeterminazione servizi pubblici, accessibilità e carica massima di usi, proposte modifiche Ordinanze di Manutenzione, proposta come patrimonio culturale del “Boulevard”, partecipazione sociale, comunicazionale e culturale trasversale, esecuzione opere e messa in uso sociale.

Figure 2. Piante elaborate come punto di partenza dei Termini di Riferimento del progetto.

Aspetti orientativi:
 Privilegio pedonale;
 Flusso continuo veicolare;
 Uso condiviso dello spazio;
 Permanente azione sociale, culturale e comunicazionale.

Di seguito alla diagnosi, abbiamo iniziato i lavori di emergenza (ottobre-novembre 2007), in parallelo, la Prima Fase di Illuminazione ¨Led¨, ristrutturazione cablaggi, sostituzione lampioni, con la consegna ¨Sabana Grande brilla per tè¨, per generare appartenenza.
Realizzata una seconda fase illuminazione (23 trasverse), con 120 lampioni.
Tutto punto di partenza per i Termini di Riferimento, con i seguenti sottoprogetti:

pavimentazione;
 arredo urbano;
 paesaggistica;
 sistema ombre;
 mobilità sostenibile;
 integrazione persone disabili;
 arte urbana;
 messaggi visivi

Caratteristiche:
 Sviluppato negli 90.000 mt2 del Boulevard (1,5 chilometri).
 300.000 persone quotidianamente.
 Direzione nord-sud.
 Pedonalizzazione.
 Dispositivi disabili.
 Promossa memoria storica: edifici, selciato, segnalazione, usi.
 Illuminazione ¨LED¨.
 Ottimizzazione utenze (acqua, luce, gas, internet).
 “Wi-Fi” gratuito.
 Lavoro a stadi, migliori pratiche di sicurezza industriale.
 Permanentemente informate le comunità.
 Attrezzature delle indicazioni stradali con standard internazionali.
 100 studenti delle Scuole Tecniche.
 Regolarizzazione uso dello spazio pubblico.
 Via di fuga per sicurezza pedonale, liberandosi 60 metri all’uscita della metropolitana.
 Racchiusi i cavi sottoterra.
 Perfezionata la pavimentazione e asfaltatura.
 Forniti di acqua sanitaria e gas i palazzi.
 Revisioni dal Alto Comitato di Esperti.
 Regole massimo carico, sistemi di estrazione, discariche,¨street food¨.


 I prestatori di servizi pubblici e le comunità invitati ai ¨follow-up¨ progetto.
 Promozione buona condotta cittadina.
 Ogni attrezzatura, doveva essere impeccabile.
 Materiali ed esecuzione di elevata qualità.
 Arredo urbano innovativo: panchine, dissuasori, vasi da fiori aerei, tavolette con sedie in cemento, tavoli e tende dei Bar, chioschi, bidoni, tende e tavolette mercato, attrezzature ginnastica, ludiche e per bambini, lettere giganti per arrampicamento, personaggi curiosi.
 Disegno nuovo, accogliente.
 Il pavimento incorporò una idea del Concorso Idee.
 Pavimento con fila continua di piastrelle per non vedenti.
 Integrazione zone adiacenti o bordi urbani.
 Chioschi funzionali e decorativi.
 Sistemi ombra tipo piazze con coperture tessili, formando microclima. La grande con sei tenditori di 600m ciascuna, altezze diverse (3, 6 metri). L’acqua scola lungo il tronco. Sei in totale. Illuminate, con musica, favole e poesie.

Figure 3. Sistema di protezione climatica dei pedoni che cerca di promuovere il suo uso come piazza, dentro al concetto di “tornare alla piazza” come via di sostituire la quotidianità del cittadino nei grandi “mall”. Da lì, anche la sua illuminazione monum

 Delimitazione veicoli da dissuasori. Semafori LED, per non udenti, illuminati i bordi stradali.
 “Governance”: la mobilità veicolare e pedonale considerò i bisogni differenziati, prossimità e temporaneità delle persone, facile da gestire includendo commercianti, impiegati, visitatori, abitanti.
 Verde urbano per miglioramento qualità paesaggistica ( riforestazione alberi), incorporazione di 120 alberi adatti alla fascia climatica, attenzione ai depositi della Metropolitana. Identificazione delle specie arboree, collocazione protettori.
 “Street art”: sculture e murali, opere d’arte pubblico. Iconiche: operai del petrolio, per onorare i nostri lavoratori e promuovere la diversificazione della nostra economia, e ¨l albero caduto per terra¨, provocando una piazza per promozione ambiente.

Figure 4. Progetto “Arte Urbana”. “L’albero caduto per terra” della scultrice Sydia Reyes. Chiama alla protezione dell’ ambiente e allo stesso tempo crea un’ area piazza per il conviver

 Elementi ludici, personaggi in metallo: bambini giocando; ragazzo con ¨latop¨; lettere giganti; sedie colorate; telescopi.

Figure 5. Personaggi in metallo: ragazzo con la ¨latop¨; su una delle nuove banche (non trasmettitori di riscaldamento solare) che sono state collocate luno il Boulevard; puoi vedere la finitura delle nuove finitrici posizionate in tutto il Boulevard di Sa


 Pulizia facciate; eliminazione inquinamento visivo; regolazione segni distintivi; dispositivi solo per messaggi educativi.
 Orari rifiuti, massimi dei ¨decibel¨ per musica dei locali.
 Campagne raccolta moto nello spazio pedonale.
 Regolarizzazione uso dello spazio da attori stradali.
 Pulizia giornaliera ecologica.
Si riconosce il “Boulevard” come spazio sociale, la sua unicità locale e posizione strategica.
Ha provato: architettura, riqualificazione, risanamento, rigenerazione, progettazione urbana, mobilità, paesaggistica, gestione ambientale, sociale e culturale, nel quadro della rappresentatività degli attori sociali.
La ragione del successo è stata la “trasversalità” dell’ accompagnamento sociale, culturale e comunicazionale, l’articolazione sostenuta con attori sociali e istituzionali, caratterizzare le dinamiche sociali e coordinare con il collettivo.

Questa strategia tecnico-sociale, ha minimizzato l’ impatto negativo dei lavori, abbiamo comunicato le azione, la valorizzazione e riordinamento urbano e la programmazione culturale permanente.
Significava promuovere la consapevolezza dei cittadini, creare una “città attiva”, trasformare le soluzione urbanistiche e la mentalità, generando rispetto per lo spazio, senza sporcare, buttare sigarette, rompere piante, scrivere sui muri.
Azioni non spasmodiche, discusse con gli attori sociali.

Figure 6. In questa lamina si dimostra come nella “città attiva” si organizzano con le comunità attività culturali, le quali sono partecipate a tutti. In particolare, si vede la collocazione nel “Boulevard” sotto le tensostrutture o “piazza”, del Presepio Natalizi

Per esempio, i bidoni di rifiuti collocati al lato dei giornalai che dovevano pulirli.
I rappresentanti del sostegno sociale camminavano quotidianamente per individuare situazioni nuove. I commercianti partecipanti avevano riconoscimento pubblico.

Il nostro esito fu anche per le attività culturali gratuite. La premessa ¨spazio recuperato, spazio occupato dalla cultura¨, ha trasmesso amore per il Boulevard.
Fu emozionante vedere come: il Boulevard prendeva vita, tornavano gli abitanti; giocavano i bambini; le carrozzine. Gli impiegati, in fretta. Gli operai del Boulevard, portando le famiglie mentre spiegavano la propria partecipazione
Le comunità, ci rispettavano, riconoscevano la nostra legittimità, pure senza avere noi uniformi, perché abbiamo agito al loro interno, senza improvvisare; abbiamo seguito il progetto; usati ottimi materiali; le attività culturali continue; la manutenzione come garanzia della sostenibilità. Perché era chiaro che il lavoro è stato fatto con amore.
È uno spazio dove non siamo soli, con un uso sostenibile ed equilibrato del suolo pubblico che consente la nostra riappropriazione. Un’ area di trasformazione di un comportamento urbano attraverso l’esempio, il lavoro, il sostegno sociale. Lo spazio pubblico rigenerato è il vero messo contro i la droga, la delinquenza.

Figure 7. Un Natale da camminare nel “Boulevard di Sabana Grande”, tranquilli, in pace, contemplando, condividendo. Un bel rincontro nella Piazza del nostro “Boulevard”