POST-EVENT CITY. Quel che resta del sogno.
Giuseppe Parità (Università degli Studi di Napoli “Federico II”)
Giochi olimpici, Expo e Forum trasformano preventivamente la città designata per la loro attuazione in un enorme cantiere il cui scopo è quello di poter ospitare il maggior numero di utenti possibile. La città viene così calibrata sulla propria capacità di “contenitore” accessibile al “turismo da eventi”, attraverso piani che riguardano intere parti del territorio che si intende riqualificare o potenziare. Col rischio che, finita la festa, si sfoci nell’effetto “coney-island” e si lascino intere parti di città come relitti dell’evento che fu.
Esistono, invece, una serie di eventi che – sviluppandosi su un arco temporale più lungo e con un maggior numero di manifestazioni – talvolta riescono a potenziare meglio le risorse urbane preesistenti, conferendole maggiori qualità. E’ il caso del programma “Capitale Europea della Cultura” attraverso il quale ogni anno due città europee vengono insignite di tale titolo, con lo scopo di valorizzare la ricchezza e la diversità delle culture. Attraverso il sostegno al lavoro creativo e lo stimolo alla partecipazione della popolazione, il programma tenta di integrarsi con i piani già previsti per la città, al fine di cercare di garantire il prolungamento dei suoi benefici oltre l’anno delle manifestazioni.
Si propone come caso-studio quello della città di Porto, capitale europea della cultura nel 2001, in cui la manifestazione ha restituito alla collettività una notevole quantità di spazi – in particolar modo gli spazi del “marginal”, la lingua di terra tra la città e il mare. Inoltre, l’evento ha contribuito ad innescare un cambiamento nella maniera tradizionale di pensare allo spazio pubblico di questa città: da “residuo” a “risorsa”. Dopo l’evento qualcosa resta.
González Reverté F., Ciudades efímeras : transformando el turismo urbano a través de la producción de eventos, UOC 2009
Careri F., Walkscapes. Camminare come pratica estetica, Einaudi 2006
European Commission, European Capitals of Culture: the road to success. From 1985 to 2010, Lussemburgo 2009.
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