Napoli, The Night Bus Late Show
Enrico Russo (Officina del Turismo Giovanile)
Il 22 luglio 2010 l’Azienda Napoletana Mobilità ha riorganizzato le linee di bus notturne su pressione dell’Officina del Turismo Giovanile e di altre associazioni che, attraverso una ricerca demoscopica, avevano dimostrato la necessità di ritarare il servizio a favore dell’industria del divertimento e della cultura.
Primo risultato, la creazione dei bus N1-7. Magro risultato, non coinvolge Metro e Funicolari, ma un risultato. E proveniente dal basso.
Poichè si tratta di un terreno culturale, bisognava impiegare tempo, denaro, fantasia, idee – insomma, comunicazione. Il risultato è diventato invece un boomerang: i cittadini non informati non usano il servizio e il servizio non ha portato sviluppo.
Il 9 ottobre 2010 l’Officina del Turismo Giovanile ha quindi organizzato un’azione:
– 2 concerti su ciascuna delle 7 nuove linee notturne
– gli artisti sono “casualmente” saliti sui bus, vivendo la notte di Napoli come succede in tante altre città del mondo
– hanno improvvisato delle jam
– “casualmente” i bus erano pieni di passeggeri, tutti con regolare biglietto
Lo scopo è stato doppio.
Il primo, pratico, informare la gente delle nuove linee: l’ANM non l’ha fatto.
Il secondo è di natura culturale: quando più gente comincerà ad usare i notturni si potrà migliorarli, vivere di più la notte, fare davvero più turismo (e cultura); si potrà avere un maggiore spazio mentale per uscire la sera, per non lasciare la città in mano alle bestie; ci sarà più movimento, e il movimento è condizione del cambiamento.
Quella notte non è stata contro nessuno, la città l’ha vissuta per il gusto di farlo, senza bisogno di permessi scritti e autorizzazioni. Napoli ribolle e vuole ridere, divertirsi. La Napoli dei media è una costruzione perversa e funzionale.
Migliaia di persone la notte del 9 ottobre pensavano a tutto, tranne che a quel patetico copione.
Abbiamo questi brevi video da mostrare, regalati all’ANM e mai usati.