World urban forum: la presentazione della biennale 2013

World urban forum: la presentazione della biennale 2013


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Con l’appoggio di prestigiose partecipazioni, tra cui l’American Planning Association e l’ UN-HABITAT, la BISP diventa un appuntamento internazionale

Per coloro che hanno perso questa occasione sul suolo patrio, ricordiamo che il Forum Urbano Mondiale, noto come “World Urban Forum”, e’ il piu’ importante, frequentato e rappresentativo appuntamento che si conosca sul tema della pianificazione e del governo delle citta’. Napoli non ha fatto eccezione: 24.000 presenze tra incontri e mostra, 160 paesi, ed un numero spropositato di incontri, presentazioni, dialoghi.

Il Forum del 2012, dopo Rio 2010, Nanjing 2008, Vancouver 2006, Barcellona 2004, e Nairobi 2002, si e’ svolto a Napoli grazie alla coraggiosa proposta fatta a suo tempo dell’assessore alla cultura della precedente amministrazione cittadina. E nonostante le prevedibili difficolta’ finanziarie ed istituzionali, il Forum e’ stato un successo non solo partecipativo, ma anche organizzativo. A chi, come il sottoscritto, aveva avuto l’occasione di partecipare alle quattro versioni precedenti del Forum, quella di Napoli e’ sembrata la migliore sotto il profilo dell’accoglienza, della serenita’, dell’informalita’, della ricchezza degli argomenti, dell’accessibilita’. Pur riservando il doveroso riconoscimento a quella splendida macchina organizzativa che e’ l’UN-HABITAT, va detto che Napoli ha dato una magnifica prova di efficienza tranquilla. E non e’ retorica aggiungere le impressioni ripetute e ricorrenti di tanti partecipanti stranieri sulla gentilezza e la cortese sollecitudine di cui si sono stati oggetto in ogni momento del loro soggiorno in quella citta’, sia all’interno che al di fuori delle mura della Mostra d’Oltremare, il gigantesco complesso espositivo in cui si e’ svolto il Forum.

Quando nella tarda estate di quest’anno l’UN-HABITAT ha dato conferma dell’accettazione della proposta di presentare l’INU ed il BISP al Forum, si e’ presentato il problema di come attirare l’attenzione di partecipanti italiani e di delegati stranieri che dell’INU e del BISP non avevano mai sentito parlare. E questo problema si e’ ingigantito di fronte al programma definitivo, che contemplava, nell’ora e mezza di martedi’ 4 settembre dedicata all’evento INU/BISP, la consegna dei “World Habitat Awards” ed altri nove “side events”, tra cui presentazioni sulle citta’ interculturali (Consiglio d’ Europa), sulla cooperazione decentrata (Cites Unies France), sulla governance regionale (Regione Campania), sulla nuova agenda urbana (Olanda), sulle buone pratiche di pianificazione urbana (Norvegia), su un’urbanistica attenta ai bambini ed ai piu’ giovani (Svezia), sul Piano Nazionale per le fognature urbane (Brasile); senza contare l’attrazione esercitata dalle manifestazioni continue organizzate all’interno dei numerosissimi padiglioni nazionali e tematici della mostra.

Si e’ proceduto quindi a fare quello che fanno tutti in questo tipo di incontri: messaggi “Save the date” in tempo utile prima dell’evento, sollecitazioni personali, contatti diretti al Forum stesso, ed interventi ad altri incontri del giorno precedente e della mattinata che avrebbe preceduto l’evento. E’ poi successo che e’ stata l’INU ad introdurre con successo al Forum una buona pratica da adottare in ogni incontro del Forum: quella di dedicare dieci minuti di ogni sessione ad annunci dalla platea relativi ad eventi successivi da considerarev occasioni di approfondimento del tema in discussione.

Il risultato e’ stato eccellente. Si e’ raggiunto l’obiettivo cinicamente agognato dagli organizzatori di ogni evento: gente in piedi.

Naturalmente si trattava di una saletta di dimensioni medio-piccola con una settantina di posti, e non dell’auditorium della Mostra d’oltremare; e quindi parlare di “pienone” puo’ sembrare esagerato, anche se tecnicamente corretto. Ma e’ utile sottolineare il calibro e la varieta’ dei partecipanti sotto il profilo dei paesi di provenienza (tutti i continenti) e del campo di attivita’: amministratori locali, consulenti, urbanisti, universitari, funzionari internazionali. E’ risultata particolarmente gradita la presenza di laureandi e giovani ricercatori italiani attualmente all’estero, e naturalmente dei numerosi giovani volontari INU/BISP anche loro presenti al Forum. Inoltre, l’impressione e’ che il tema abbia risuonato positivamente. La prova e’ che il responsabile del “progetto spazio pubblico” dell’Habitat, Thomas Melin, ha partecipato pur senza aver avuto un esplicito invito, appoggiando caldamente l’iniziativa della Biennale ed invitandoci ad essere presenti all’evento UN-HABITAT sullo spazio pubblico della mattina seguente. Questo contatto ha naturalmente avuto seguiti operativi di cui parleremo a parte.

La sessione e’ partita con una breve presentazione del mandato e delle attivita’ dell’INU, esemplificata dal prossimo congresso nazionale di Salerno e dall’evento in corso di preparazione da parte della Sezione campana, la terza rassegna urbanistica regionale. E’ poi stata illustrata (Garau) l’iniziativa BISP, partendo da una definizione “in corso d’opera” di spazio pubblico, dall’esemplificazione dell’importanza dello spazio pubblico per le citta’, da un’elencazione dei

principali ostacoli che si frappongono alla creazione e gestione di buoni spazi pubblici urbani, per passare ad un rapido profilo della BISP 2011 ed alla “roadmap” della BISP 2013 e delle sue novita’: i laboratori tematici e la “carta dello spazio pubblico”. Sulla carta, in particolare, si e’ appuntato l’interesse dei molti che hanno chiesto ulteriori delucidazioni dopo l’evento.

Marichela Sepe, INU Campania, ha poi fornito buone pratiche ed indicazioni metodologiche in merito al titolo di testata dell’evento INU: “Better Public Space for Our Cities”. In particolare ha esemplificato i meriti dell’approccio “Placemaking”, oggi diffusamente adottato per la progettazione dello spazio pubblico.

Molto gradito e’ stato anche l’intervento del primo panelist straniero, Martti Lujianen (Finlandia), gia’ direttore generale del Ministero dell’Ambiente di quel Paese ed ispiratore della prima “Global Shelter Strategy” delle Nazioni Unite. Con quattro semplici immagini, Lujianen ha esemplificato cosa si debba intendere per “buoni” spazi pubblici, come si registri oggi un ritorno ai principi civici e spaziali della “scuola italiana” e come, nonostante cio’, si continuino a vedere esempi di spazi pubblici urbani progettati con l’unico criterio di sfondo ai monumenti dell’architettura celebrativa contemporanea, senza alcun riguardo per i principi di progettazione condivisa e di di socialita’ urbana propri delle buone pratiche in materia di “public space design”.

Il secondo panelist straniero e’ stato Paul Farmer, Chief Executive Officer dell’ American Planning Association (APA), il quale ha raccontato la sua felice partecipazione alla prima BISP e dato l’annuncio della decisione dell’APA, anche sulla scorta di quell’esperienza, di organizzare una propria “Biennial of Public Space of the Americas” che si svolgera’ a Chicago nell’aprile 2013.

Solo nel corso dell’evento INU/BISP sono stati raccolti nomi ed indirizzi di 67 partecipanti, in gran parte stranieri, desiderosi di rimanere in contatto e di partecipare. Sara’ cura della segreteria BISP compilare un elenco, arricchirlo con i contatti stabiliti nel corso di altri eventi del Forum, e stabilire un contatto epistolare.

A parte, una versione succinta della presentazione powerpoint offerta dai due soci INU Pietro Garau e Marichela Sepe.

Napoli, 5 settembre 2012