Una guida per lo spazio pubblico

Una guida per lo spazio pubblico


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Il 13 e 14 gennaio trenta esperti internazionali si sono riuniti a Roma per una sessione di lavoro, un Expert Group Meeting, sui temi dello spazio pubblico e l’agenda globale per lo sviluppo sostenibile.

L’incontro, organizzato da UN-Habitat, l’Agenzia ONU per gli Insediamenti Umani, e dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, con il patrocinio di Roma Capitale e il sostegno dell’Assessorato alla Trasformazione Urbana, ha raccolto il contributo di esperti, professionisti, amministratori, ricercatori, di varie discipline, culture e aree geografiche diverse  per la  redazione di un Global Toolkit on Public Space, un vero e proprio manuale che raccolga principi, strumenti operativi e casi studio, e che sarà messo a disposizione degli amministratori delle città e dei governi di tutto il mondo.
Obiettivo specifico del Toolkit sarà di fornire una guida di riferimento per le città dei paesi in via di sviluppo, dove si riscontra oggi il più elevato ritmo di crescita della popolazione urbana e dove i governi e le amministrazioni locali hanno risorse più scarse e molte volte insufficienti per far fronte alle sfide e le opportunità dello sviluppo urbano.Recenti studi, alcuni condotti proprio da UN-Habitat, confermano che predisporre nel modo migliore le strade, le aree verdi, i parchi, le piazze e tutti gli altri spazi pubblici urbani, dotarli di servizi e infrastrutture efficienti è garanzia per un incremento della qualità della vita e della prosperità, anche economica.
Alla base del successo delle città, quindi, sta un’elevata considerazione dell’importanza dello spazio pubblico urbano: l’adeguata distribuzione e proporzione di aree urbane dedicate a strade e spazi pubblici, e la maggiore connettività, rendono le città più vivibili e produttive. Le città che rivalutano e promuovono l’accesso diffuso ai beni comuni, ai commons urbani, accrescono altresì la coesione sociale, l’identità civica, e la qualità della vita di tutti i cittadini, anche e soprattutto dei più vulnerabili.
La città di Roma, con le sue molteplici realtà, ha offerto spunti di riflessione e occasioni di confronto durante le sessioni di lavoro, che hanno alternato intensi dibattiti e sessioni tematiche a visite guidate attraverso gli spazi pubblici del periodo rinascimentale, barocco e moderno, il confronto con le sfide del presente e la realizzazione del progetto di pedonalizzazione dei Fori Imperiali, fino a raggiungere i quartieri di Quartaccio, Torrevecchia e Primavalle con la lettura delle esperienze e le sfide dei contratti di quartiere.
Il programma di collaborazione tra INU e UN-Habitat è stato avviato nel 2012 in occasione della sesta edizione del World Urban Forum organizzato a Napoli da UN-Habitat, ed è stato poi formalmente siglato lo scorso maggio nel corso della seconda edizione della Biennale dello Spazio Pubblico che si è svolta nella capitale.  Alla Biennale, è stata adottata la Carta dello Spazio Pubblico , che costituisce il documento di riferimento per la redazione del Global Toolkit on Public Space.
Un-Habitat è l’Agenzia dell’ONU che si occupa di insediamenti umani, in particolare del monitoraggio della realizzazione dell’Agenda Habitat, che mira a migliorare la condizione dei poveri nelle città e alla diffusione e all’applicazione di metodi e politiche che consentano di rendere i centri urbani maggiormente inclusivi. UN-Habitat, che ha sede in Kenya, è presente in più di 70 Paesi nel mondo. Nello specifico, UN-Habitat offre una piattaforma di scambio tra partner a livello globale per il miglioramento della qualità, la realizzazione e gestione degli spazi pubblici nelle città del mondo, facilitando network e partenariati, la divulgazione di conoscenze, buone pratiche e casi studio, la realizzazione di strategie a scala urbana e progetti pilota.
Il prossimo appuntamento è al settimo Forum Urbano Mondiale World Urban Forum che si terrà a Medellin, in Colombia, dal 5 all’11 aprile, con una sessione di presentazione del Global Toolkit on Public Space.
di seguito i documenti preliminari dell’incontro: