I Bambini e lo Spazio Pubblico

(VI BIENNALE 2021)

Il tema ispiratore che proponiamo per questa VI edizione della Biennale è “I Bambini e lo Spazio Pubblico”.

A questo tema avevamo pensato ancor prima che la pandemia da Covid 19 invadesse l’intero pianeta raggiungendo un punto di non ritorno per l’ambiente, l’economia, la società.
A quella idea ci avevano condotto la constatazione, da tempo patrimonio della Biennale, che “una città migliore per i bambini è migliore per tutti”, la convinzione che rivolgendosi ai bambini la Biennale può imparare molto; può parlare ai loro genitori, alle scuole, agli insegnanti, un mondo vivo e vitale che esige più ampio e solido riconoscimento sociale, che in molti casi è presidio e protagonista importante per la qualità degli spazi pubblici. Inoltre interrogandoci su come realizzare nelle nostre città spazi pubblici liberi, accoglienti, sicuri per le bambine e i bambini raccogliamo, per renderlo concreto e operativo, un obiettivo dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile approvata da tutti gli stati membri dell’ONU, “Entro il 2030, fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per donne, bambini, anziani e disabili” (SDG 11.7).

Nei mesi drammatici durante i quali le necessarie strategie di contenimento della pandemia ci hanno chiuso nelle case abbiamo tutti sofferto la mancanza degli spazi pubblici e dello stare insieme.

Soprattutto ne hanno sofferto le bambine e i bambini privati degli spazi aperti e dei loro luoghi quotidiani di incontro e di crescita, la scuola, la classe, i compagni, Ciononostante la forza dei bambini, la loro fantasia ed entusiasmo hanno lanciato al mondo il primo messaggio di fiducia e di speranza. I meravigliosi arcobaleni che sono comparsi ovunque dalle finestre, dai balconi, dalle terrazze ed hanno parlato al mondo sconvolto dalla invasione del virus sconosciuto.
Dobbiamo ringraziarli accogliendo il loro messaggio e mettendolo al centro del nostro futuro.
Un futuro che, per esistere, dovrà essere migliore. C’è anche questo in quel “tutto andrà bene” che hanno scritto accanto agli arcobaleni. C’è anche il mettersi accanto ai ragazzi più grandi che stanno scuotendo il mondo con le mobilitazioni del Fridays for Future.

Dunque l’aggressione del virus, la tragedia della pandemia, ci hanno convinto a confermare il focus di questa edizione della Biennale, dandogli se possibile ancora più forza.